Il desiderio di un mondo migliore ed il nostro quotidiano sono realtà da sempre confliggenti; forse tutto deriva dal fatto che fu Caino ad uccidere il fratello Abele e non avvenne il contrario, ma l’evoluzione della nostra specie ha ugualmente insinuato il dubbio che, superati i bisogni primari, il rapporto tra umani possa non essere perennemente conflittuale. Quel dubbio è oggi certezza : qualunque relazione comportamentale è più produttiva, meno faticosa e più intimamente gratificante se condita di gentilezza e cioè con la disponibilità a capire l’esigenza dell’altro ed a soddisfarla nei giusti limiti, senza pretesa di contropartita. Questo è il prossimo futuro scatto della nostra evoluzione, se sapremo conquistarlo anteponendo la ragione all’istinto e recuperando, tra i nostri, quei pochi geni di Abele che Caino, involontariamente, ci ha fortunatamente trasmesso.
ALESSANDRO COCCONCELLI