Poesie di Domenico Piccolo

ARPA

Eleganti le dita pizzicano

tese le corde d’antico strumento.

E i suoni, accavallandosi,

esprimono rara melodia

che dona incanto a chi

credeva d’esser sordo.

SUSSURRI

Sussurrami parole nuove.

Fanne perle d’infinita saggezza,

sì che la tua voce, come lancia lucente,

venga a trafiggere la corazza del Male.

VECCHIO

Un vecchio ha camminato tanto,

ma l’eco dei suoi passi

è suono ormai remoto,

appena portato dal vento

alle sue stanche orecchie,

sopraffatte e stordite

dal tuono dei tempi nuovi.