Durante l’infanzia, Enrica Lovaglio viaggia con il padre, che è un sommozzatore, in Asia, Africa, e Europa, per poi stabilirsi in un paesino sulla costa ligure, Bordighera, per frequentare la scuola.
Dopo aver completato studi classici, sceglie architettura e urbanistica all’ Università di Genova (Italia), con l’anno finale trascorso a Lione (Francia) per completare la tesi, seguita da due docenti: Enrico Bona per la parte architettonica (Università di Genova), e Charles Delfante, per quella urbanistica (Université Lumière Lyon II).
Nel 1996, segue un corso intensivo di sei mesi per imparare tecnologie digitali per l’architettura. A 26 anni, senza conoscere l’inglese, cerca e ottiene lavoro negli Stati Uniti. Dopo vari progetti in studi di architettura prestigiosi a Sacramento e San Francisco, nel 2000, lascia la professione e ottiene un master in arti e tecnologie dei media a Santa Barbara (U.S.A.). Nel 2002, Enrica diventa professore ordinario di arti digitali nel dipartimento di Arte e Design con una nomina onoraria nel dipartimento di Informatica presso un’università Californiana.
Dopo vari anni di docenze e libera professione come architetto, progettando ville sulle colline Californiana, nel 2023, completa un dottorato in Innovation Design all’ Università di Camerino. Il suo focus di ricerca è l’uso dell’alta tecnologia in metodologie pedagogiche innovative capaci di eradicare stereotipi, e ridurre pregiudizi e discriminazioni.
Le sue passioni piu’ grandi sono Galileo e Zago, i suoi figli, che fin dall’infanzia ha spinto a diventare e comportarsi da “gentlemen” nel senso piu’ concreto della parola:
uomini gentili.
