Rapporto tra il MIG ed il Movimentismo di Terza Generazione, legato alla difesa dei Diritti Umani

Per diritti umani si intendono quei diritti riconosciuti all’uomo semplicemente in base alla sua appartenenza al genere umano. Nonostante l’idea di diritti umani risalga a tempi antichi, il concetto moderno è emerso soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale con l’adozione della Dichiarazione universale dei diritti umani (Dudu) nel 1948 da parte delle Nazioni Unite.

Gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, la morte di oltre 50 milioni di persone e lo sterminio del popolo ebraico resero necessaria la creazione di uno strumento in grado di salvaguardare i diritti fondamentali e la dignità di ciascun individuo senza distinzione «di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione» (art. 1 della Dudu).

Ad oggi, è possibile individuare un’evoluzione storica del concetto di diritti umani e dividere gli stessi in tre diverse categorie o “generazioni di diritti”.

La prima generazione di diritti umani. I diritti umani di prima generazione risalgono alla Rivoluzione Francese, più in particolare alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789.

Si tratta di diritti civili e politici che proteggono l’autonomia personale dall’ingerenza dello Stato e garantiscono la partecipazione degli individui alla vita ed alle decisioni politiche dello Stato.

Tra i diritti civili troviamo la libertà di opinione, la libertà di stampa, libertà di espressione, uguaglianza davanti alla legge e diritto alla sicurezza personale.

Dall’altro lato, i diritti politici mirano a garantire l’equa partecipazione dei cittadini alla vita politica e alla gestione del potere da parte della pubblica amministrazione.

I diritti di seconda generazione sono i diritti sociali, economici e culturali e vengono riconosciuti. Tali diritti includono il diritto al lavoro, il diritto di associazione, il diritto all’educazione ed il diritto all’assistenza sociale.

I diritti umani di terza generazione, riguardanti la collettività e la solidarietà sociale, si sono sviluppati solo recentemente. Questi comprendono i diritti che proteggono le categorie vulnerabili, come ad esempio le donne, le persone LGBTQI+, i bambini, le popolazioni indigene, i rifugiati ed i migranti, oltre al diritto alla pace, allo sviluppo, all’assistenza umanitaria ed alla protezione dell’ambiente.

 

Nel solco di questi diritti di terza generazione opera il MIG.