È l’abbracciarsi festante tra due festività, distanti tra loro per valori e credenze. La prima, Halloween, amata ed osannata, celebrata e contestata. La seconda, ovvero, la Festa di Ognissanti, la ricorrenza che unisce cielo e terra.
Hallowen, è riuscita ad affascinare grandi e piccini, si organizzano feste in maschera richiamando simboli lontani dalla nostra tradizione, e molto vicini al satanismo. Anche il mondo laico, la guarda con scetticismo.
Da molti definita ‘Una festa diabolica, incomprensibile e dal tratto unicamente commerciale’.
Se oggi celebriamo Halloween dobbiamo ringraziare i Celti, popolazione indoeuropea vissuta in un’ampia area dell’Europa settentrionale fino al XI secolo circa. Tra le innumerevoli manifestazioni della tradizione celtica spiccava anche una festa in particolare, il Samhain, un antico rito che segnava la fine dell’anno agricolo e l’inizio del nuovo ciclo della natura.
Il Samhain si teneva l’ultimo giorno di ottobre o il primo di novembre, ed era un’occasione per radunarsi, accendere grandi falò e praticare riti divinatori, invocando gli spiriti per assicurarsi prosperità e tenere lontane la morte e le sciagure. Tra l’altro, pare che i colori classici di Halloween (nero e arancione) non siano del tutto casuali: sembra infatti che il nero rappresentasse la “morte” dell’estate mentre l’arancione fosse la manifestazione della vita del raccolto autunnale.
Io ritengo, che ciascuno sia libero di festeggiare ciò che ritiene opportuno, senza che ad Halloween si attribuisca concettualmente una connotazione satanista. Ma è un Carnevale a tema. L’importante è far conoscerne l’origine.