Giornata della Gentilezza e Giornata degli Alberi, Santena 11 novembre 2025, Petronas Lubricants Oil S.p.A. 

“La Terra siamo noi. La gentilezza come atto politico e come competenza sociale”
 
Oggi celebriamo due giornate che, apparentemente diverse, parlano la stessa lingua:
la Giornata della Gentilezza e la Giornata degli Alberi.
 
Due parole che, se ci pensiamo, raccontano la stessa storia: quella del prendersi cura.
Perché la gentilezza e gli alberi hanno qualcosa in comune: entrambi generano vita, entrambi richiedono radici profonde, entrambi ci insegnano a respirare insieme.
 
Ecco perché mi piace dire che la Terra siamo noi.
Non un “altro da noi” da proteggere, ma una parte viva di cui siamo parte.
Quando ci prendiamo cura della Terra, ci prendiamo cura di noi stessi.
Quando pratichiamo la gentilezza, stiamo rigenerando la nostra umanità.
 
Oggi, qui con voi, ragazze e ragazzi, vorrei invitarvi a immaginare la gentilezza come fosse una radice invisibile.
Non si vede, ma sostiene tutto ciò che cresce.
Ogni volta che siete gentili con un amico, un insegnante, un genitore o anche solo con voi stessi, state piantando un seme.
 
E ogni seme, anche quello della gentilezza, ha bisogno di acqua, di tempo, di cura.
Perché la gentilezza non è una parola “carina”.
È una scelta consapevole, un atto politico: una decisione di stare nel mondo in modo diverso, di rispondere alla durezza con rispetto, all’indifferenza con attenzione, all’odio con umanità.
 
Essere gentili oggi è un atto rivoluzionario.
In un tempo in cui le parole possono ferire, in cui il web amplifica rabbia e disprezzo, la gentilezza è un gesto di coraggio.
È dire: “Io scelgo di costruire, non di distruggere.”
 
Eppure, la gentilezza non riguarda solo la sfera personale.
Riguarda anche il mondo del lavoro, dell’impresa, dell’economia.
Perché le aziende, come gli alberi, crescono solo se hanno buone radici.
E quelle radici si chiamano persone.
 
La gentilezza, nel mondo aziendale, non è debolezza, ma competenza strategica.
È una soft skill che permette di creare valore reale e duraturo: migliora la collaborazione, rafforza la leadership, stimola la creatività e la fiducia reciproca.
Oggi sappiamo che un’impresa gentile è anche un’impresa più innovativa, più sostenibile, più capace di generare benessere.
 
Nel linguaggio del business, potremmo dire che la gentilezza è un fattore di crescita sostenibile.
Ecco perché, come Movimento Italiano per la Gentilezza, abbiamo elaborato il Kindness Act, una proposta di legge che riconosce la gentilezza come bene pubblico e come atto politico necessario.
Un atto che si collega al 13° indicatore BES, introdotto per misurare il benessere equo e sostenibile del nostro Paese, dove la gentilezza entra finalmente nei parametri del progresso umano.
Celebrare oggi la gentilezza e la natura, insieme, significa affermare una visione:
che il rispetto, la cura e la consapevolezza non appartengono solo al privato, ma sono la base stessa della vita collettiva e produttiva.
Ogni scelta gentile a scuola, in famiglia, in azienda è un seme di futuro.
 
E allora, oggi, mentre piantiamo un albero o anche solo un pensiero, ricordiamoci che ogni gesto gentile lascia traccia nella terra e nel cuore.
La gentilezza non è un brand.
Non è un’etichetta.
È un modo di guardare, di agire, di stare al mondo.
È una postura.
È la radice invisibile di ogni rinascita.
 
Oggi vi invito a portare a casa questa immagine:
l’albero che piantiamo è anche dentro di noi.
E ogni volta che scegliamo la gentilezza, stiamo facendo ciò che fa un albero ogni giorno:offrire ossigeno, bellezza, vita.
 
Ripetiamo insieme.
A E I O U
FAI PARTE DELLA TERRA ANCHE TU!
 
Perché, davvero, la Terra siamo noi.
E la gentilezza è la sua voce più umana.
 
Grazie.