La cronaca della città di Palermo, ci restituisce ancora una volta una storia giovanile intrisa di disagio. Ancora una volta, droga e violenza sessuale si uniscono nel racconto drammatico di un sabato sera.
Una giovane ragazza riesce a fuggire dal reparto di Neuropsichiatria infantile (Ospedale Di Cristina di Palermo) dove era ricoverata, per poi farvi ritorno nella notte, e raccontare del tragico accaduto.
Nelle ore, che separano accade il peggio: uso di sostanze e violenza sessuale in seguito a delle richieste non esaudite.
Ci troviamo di fronte ad una realtà, che non può sottrarsi nell’impegno di ricostruire se stessa, è un intreccio di plurivulnerabilità oggettive, la dipendenza in qualunque forma sta conducendo i giovani a comportamenti disturbati, ad atti di autolesionismo, anche istinti suicidari.
Il MIG in sinergia con l’OIGEC sono pronti a far rete in percorsi di ascolto, intervenendo in azioni dedicate alla sensibilizzazioni su temi che non sono di nicchia ma essenziali. Per la Presidente Re, l’Alfabetizzazione alla Gentilezza, alle emozioni ed al perdono è imperativa. A breve verrà presentata l’agenda dedicata ai percorsi di alfabetizzazione emotiva ed alla gentilezza inerenti al progetto regionale “Sicilia Gentile”.