La violenza e il bullismo non hanno mai posto in una società civile. Recenti episodi di aggressioni, come quello che ha visto protagonista una giovane ragazza ad Avola, dove un branco di ragazzine l’ha aggredita brutalmente, ci ricordano tristemente quanto sia urgente un cambiamento nella cultura della nostra società, soprattutto tra i giovani. Il MIG Movimento Italiano per la Gentilezza, da sempre impegnato a promuovere valori di rispetto, inclusione e solidarietà, esprime con fermezza la sua condanna contro ogni forma di violenza.
La violenza non è mai una soluzione
Il bullismo, che si nasconde dietro la forza di un gruppo contro una vittima sola, è una delle forme più devastanti di prevaricazione. È un atto che lascia cicatrici non solo fisiche, ma soprattutto emotive. Ogni giovane aggredito, come nel caso di Avola, subisce un danno che può durare tutta la vita, minando la sua autostima, la sua fiducia negli altri e nella società.
Il MIG, da sempre impegnato a diffondere una cultura di gentilezza, ritiene che il rispetto per l’altro sia la base su cui costruire relazioni sane e produttive. Non esiste giustificazione alcuna per atti di violenza. Non esistono differenze che giustifichino la sopraffazione, né pregiudizi che possano essere razionalizzati. La gentilezza è l’unico linguaggio che può davvero abbattere le barriere dell’ignoranza e del pregiudizio, creando legami autentici e duraturi tra le persone.
Educare alla gentilezza fin da giovani
In momenti come questi, diventa fondamentale promuovere una cultura educativa che parli il linguaggio della gentilezza, della comprensione e del dialogo. Il MIG ritiene che ogni giovane abbia il diritto di crescere in un ambiente protetto, dove possa esprimersi senza paura di essere giudicato o aggredito. Il bullismo, come fenomeno sociale, è spesso il frutto di un mancato ascolto, di una mancanza di educazione emotiva e di un contesto familiare e scolastico che non sa come affrontare le difficoltà relazionali.
Per questo, il MIG invita scuole, famiglie e istituzioni ad investire nell’educazione alla gentilezza, attraverso programmi di sensibilizzazione e formazione che insegnino fin da piccoli il valore del rispetto reciproco. Solo così potremo sperare di prevenire episodi violenti e bullismo, dando spazio alla costruzione di una generazione più consapevole e rispettosa.
Uniti per un futuro di gentilezza
L’aggressione alla giovane di Avola è un richiamo a non abbassare mai la guardia di fronte alla violenza. Il MIG lancia un appello a tutte le istituzioni e a tutti i cittadini affinché si uniscano per fermare la spirale di violenza e prepotenza che sta minando la serenità dei più giovani. È necessario un impegno collettivo per fare in modo che nessun ragazzo si senta isolato, ma che tutti possano trovare nel proprio prossimo un alleato, non un nemico.
Il MIG è pronto a collaborare con le scuole, le amministrazioni locali e le associazioni del territorio per promuovere iniziative di sensibilizzazione che mettano al centro il valore della gentilezza, della solidarietà e della non violenza. Lavoriamo insieme per un futuro in cui il bullismo e la violenza siano solo brutti ricordi del passato e in cui la gentilezza, quella che nasce dal cuore, regni in ogni angolo della nostra società.
Concludiamo con un invito
Nel rispetto della giovane aggredita ad Avola e di tutte le vittime di bullismo e violenza, il MIG rinnova il suo impegno per costruire una società basata sull’ascolto, sul rispetto e sulla gentilezza. Perché solo quando smettiamo di alzare la voce, di ferire e di giudicare, possiamo veramente comprendere l’altro e, insieme, crescere in armonia.
Unisciti al MIG e alla lotta contro il bullismo. Facciamo della gentilezza la nostra forza.