Le frasi sulla gentilezza ci ricordano l’importanza di essere gentili non solo con gli altri, ma anche con noi stessi. Essere gentili è un gesto semplice ma potente, capace di creare un impatto positivo sulla nostra salute mentale e sulle relazioni che coltiviamo, sul rendimento professionale e sulla costruzione della realtà fisica e virtuale che viviamo.
Nella nostra quotidianità siamo veramente consapevoli delle parole che utilizziamo? Del loro significato? Del loro peso?E dell’impatto che hanno in chi le pronuncia e nelle persone a cui sono rivolte?
Le parole sono gli elementi con cui comunichiamo con noi stessi, con cui interagiamo con l’altro, attraverso cui diamo un significato alle cose, alla realtà. Esse possono fare molto male o possono essere cura, possono essere un potente strumento per creare una relazione efficace e sostenibile.
E nel panorama della cura, una relazione efficace è quella interazione capace di attivare con intenzionalità benessere. Sì, perché come evidenziano le neuroscienze e l’intelligenza linguistica, le parole accendono una determinata biochimica. Ci sono parole che attivano le molecole dello stress e quelle belle, potenzianti, gentili che attivano la produzione di ossitocina, serotonina, endorfine.
Per il neurofisiologo Fabrizio Benedetti le parole possono “cambiare il cervello”: gli studi dimostrano che le parole sono come frecce scagliate che colpiscono bersagli precisi nel cervello, stimolando la produzione di sostanze nel cervello, come neurotrasmettitori ed endocannabinoidi, attivano le stesse vie biochimiche dei farmaci, andando ad influenzare il dolore, il cuore, la respirazione e persino il sistema immunitario. Ci ricorda anche che le parole sono arrivate prima dei farmaci e da sempre sono capaci di essere carezza.
Dunque lasciamoci guidare e curare dall’uso consapevole delle parole.