La violenza non è mai una soluzione. Il silenzio uccide. La Gentilezza salvaUna campagna di sensibilizzazione promossa dal MIG e dall’OIGEC.

Viviamo in tempi in cui la violenza, in tutte le sue forme – fisica, verbale, psicologica – continua a insinuarsi nella quotidianità, nei luoghi che dovrebbero essere rifugi sicuri: la casa, la scuola, il lavoro. Di fronte a questa realtà, non possiamo restare indifferenti. Il Movimento Italiano per la Gentilezza (MIG), insieme all’Osservatorio Italiano della Gentilezza e dei Comportamenti (OIGEC), lancia un messaggio forte e necessario: “La violenza non è mai una soluzione. Il silenzio uccide.

La Gentilezza salva.” Questa campagna sociale nasce con l’obiettivo di rompere il muro del silenzio che spesso accompagna gli atti di violenza, soprattutto quelli domestici o relazionali, che restano nascosti tra le mura della paura e dell’isolamento. Il silenzio diventa complice della sofferenza, mentre la gentilezza – come atto consapevole, empatico e attivo – può trasformarsi in uno strumento potente di salvezza e cambiamento. Perché la gentilezza? Perché la gentilezza non è debolezza, ma forza che costruisce ponti, cura ferite invisibili, crea comunità dove l’altro non è un nemico, ma una persona da accogliere e rispettare. In un mondo che spesso premia l’aggressività, scegliere la gentilezza è un atto rivoluzionario. Cosa propone la campagna? Azioni concrete di sensibilizzazione nelle scuole, nei comuni, nei centri culturali. Testimonianze e racconti di chi è uscito dal silenzio grazie alla gentilezza ricevuta. Eventi pubblici, incontri e laboratori per educare alla comunicazione non violenta. Diffusione di materiale informativo per riconoscere i segnali della violenza e sapere a chi rivolgersi. Un invito a tutti Questa non è solo una campagna. È un invito ad assumersi una responsabilità collettiva.

È un appello ai cittadini, agli educatori, alle istituzioni: parlate, ascoltate, siate gentili. Non aspettate che sia troppo tardi. La violenza si può fermare. La gentilezza può salvare. Insieme possiamo fare la differenza.